Rocca Brivio: un bene storico divenuto un peso insostenibile

I comuni di San Donato Milanese, San Giuliano Milanese e Melegnano hanno acquistato nel 1997 la Rocca da una società privata facente capo alla famiglia dei Marchesi Brivio-Sforza per 3 miliardi di lire. Da allora al 2015 i tre comuni hanno gestito la Rocca attraverso la Rocca Brivio Sforza s.r.l., sostenendo, oltre ai 3 miliardi di lire iniziali, l’ulteriore costo di € 974.037,71 per opere di ristrutturazione. Quel costo è poi stato assunto dalla TASM S.p.A., società pubblica partecipata dal Comune di San Donato, che ha acquistato il 51% di Rocca Brivio s.r.l. attraverso un aumento di capitale (immettendo cioè soldi freschi nella società) e si è impegnata a conferire € 2.500.000 da utilizzare per il proseguimento dei lavori di ristrutturazione. Anche questo denaro era di fatto a carico dei Comuni per le loro quote di partecipazione in TASM. Tale società è successivamente confluita in CAP Holding S.p.A., anch’essa partecipata dal nostro Comune. Il Comune di San Donato è restato proprietario del 21% della società Rocca Brivio (esattamente come il Comune di San Giuliano). La Rocca Brivio Sforza s.r.l. ha tentato varie strade per mettere a reddito la Rocca, quantomeno per coprire i costi, ma non ci è mai veramente riuscita; tanto è vero che nel 2015 Rocca Brivio Sforza s.r.l. è stata messa in liquidazione con un passivo stimato in € 644.540,74, dei quali € 134.128,93, a carico del Comune di San Donato, come deliberato dal Consiglio Comunale nel dicembre 2016.

Nel 2016, liquidata la società, la Rocca è divenuta di proprietà dei tre Comuni che si sono accollati il passivo di gestione passato e prevedibilmente futuro.

I bandi per affidarla in gestione vanno tutti invariabilmente deserti da anni.

Un vero capolavoro. Ma Rocca Brivio è a San Giuliano: lontano dagli occhi dei sandonatesi e, quindi, “lontano dal cuore”.

Purtroppo, la Rocca è invece vicinissima al portafoglio dei cittadini, anche se non se ne accorgono. È probabile che i Marchesi Brivio-Sforza ringrazino ancora.

Insieme per San Donato ritiene che gli enti pubblici proprietari, tra i quali il nostro Comune, debbano prendere atto che la Rocca non è gestibile e che per cessare di costare ai cittadini debba essere alienata anche a prezzo non di mercato. Probabilmente sarà necessario farlo con asta pubblica.

Essendo un bene protetto, non potrà certo divenire un supermercato e dovrà essere comunque conservata. Il nuovo proprietario privato, sgravato da costi di acquisto, potrà più agevolmente farlo.

Ce lo auguriamo. Ma soprattutto ci auguriamo che il Comune, una volta per tutte, decida cosa intende fare di questo bene. E per questo bene.