PARCO MATTEI A CHE PUNTO SIAMO?

Lo scorso giugno, è stata presentata da parte di privati una proposta di Partnership Pubblico Privata (PPP) per la riqualificazione del Parco.

Una proposta del valore di 23 milioni (con IVA circa 27 milioni).

Abbiamo con interesse fatto accesso agli atti e letto gli oltre 170 documenti che componevano la proposta.

Dei 23 milioni, 9 milioni li dovrebbe mettere il Comune, il resto (forse, perché non è specificato ma in genere così avviene) garantito dallo stesso.

Inoltre, il Comune non percepirebbe canoni concessori ma anzi pagherebbe al privato una cospicua somma annua per avere una disponibilità (ore/giorni e non continua) di alcuni impianti che il Comune stesso ha già riqualificato (con soldi pubblici)

Abbiamo trasmesso negli scorsi mesi una nota in Comune piuttosto dettagliata nella quale concludiamo che il PPP a nostro giudizio non ha i requisiti perché possa esserne deliberato l’interesse pubblico, condizione essenziale perché venga poi messo in gara QUEL progetto con diritto di prelazione in favore del proponente.

La mancanza di tali requisiti risiede secondo noi nel fatto che il progetto in questione risulta troppo sbilanciato verso il privato, con ricadute economiche (e sociali/sportive) sui bilanci e sulla città per molti anni.

Dopo la trasmissione della nostra nota, il Comune, che sembrava voler spingere l’acceleratore su quel progetto, non risulta invece essersi ancora pronunciato.

Se non l’ha fatto, una ragione, ci sarà.

Nel 2017, Insieme per San Donato segnalò all’Amministrazione l’irritualità della procedura allora scelta per la riqualificazione proprio delle piscine del Mattei. Contro di noi fu avviata una durissima campagna e ci dissero che non capivamo nulla. Alla fine la stessa Amministrazione, dopo aver assegnato il bando, dovette soprassedere alla stipula del contratto, mentre l’assoluta irritualità di quella procedura è stata accertata dall’ANAC, dal TAR Lombardia e, recentemente, anche dal Consiglio di Stato. E il problema delle piscine del Mattei è ancora irrisolto dopo cinque anni!

L’esperienza dovrebbe insegnare qualcosa.